Sono passati 4 mesi dall’apertura della Casa di Ventignano (Fi) e ieri, cogliendo come occasione la giornata mondiale dell’Autismo, si è tracciato un primo bilancio sulle attività che vi si svolgono.
La Casa di Ventignano, che si trova nel contesto rurale di Fucecchio, è una struttura terapeutica e socio-riabilitativa dedicata ai minori ed ai giovani autistici, realizzata in collaborazione fra il Dipartimento salute mentale dell’Asl 11, il comune di Fucecchio e l’Associazione Autismo Toscana.
La direzione tecnica della struttura è affidata alla dottoressa Annalisa Monti, direttore dell’unità operativa di Neuropsichiatria infantile dell’Asl 11, nonché referente del gruppo autismo dell’Area Vasta Centro, mentre la referente del gruppo autismo dell’Ausl 11 è Cinzia Pieraccini, e la coordinatrice del Centro la psicologa Francesca Faggi.
Attualmente ospita 26 pazienti, ma nel mese di aprile sono previsti altri tre inserimenti. Gli ospiti sono ragazzi tra gli 8 e i 25 anni con diagnosi accertata di autismo, che frequenteranno il centro a tempo pieno o parziale durante l’orario di apertura giornaliera che va dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 18.
Il centro, che offre un modello organizzativo flessibile per rispondere ai bisogni individuali ed alle esigenze di trattamento dei singoli casi, è finalizzato all’acquisizione, da parte del soggetto autistico, di competenze per il raggiungimento dei migliori livelli possibili di autonomia personale, di interazione sociale e di inserimento nel mondo del lavoro.
L’autismo, infatti, è una sindrome che limita il funzionamento psicologico della persona, la sua capacità di impegnarsi in relazioni sociali reciproche, di comunicare sentimenti, pensieri e partecipare alla vita familiare, configurandosi, pertanto, come una disabilità permanente che accompagna la persona nel corso della vita, anche se le caratteristiche della patologia possono variare nel tempo.
Le attività svolte nella Casa di Ventignano sono differenziate per fasce di età e per competenze valutate al momento dell’inserimento del ragazzo nella struttura. Per i più piccoli vengono privilegiati percorsi di riabilitazione cognitiva, logopedici e psicomotori; mentre gli adolescenti si dedicano a quelle attività che incrementano la loro autonomia, capacità relazionale e competenza lavorativa.
Nella Casa di Ventignano vengono proposte attività di logopedia e di riabilitazione cognitiva individuali o in piccoli gruppi, training per l’autonomia e per i comportamenti problematici, laboratori espressivi e attività di socializzazione e di adeguamento al comportamento sociale, interventi di sostegno psicologico, psicomotricità, ergoterapia, musicoterapia, ortofloricoltura, attività sportive e uscite. Inoltre, sono già stati attivati anche laboratori esterni al centro quali quello di ceramica e quello di atletica.