L’estate è tempo di vacanza e, nonostante la crisi economica, molte persone si accingono a partire per viaggi all’estero, anche verso Paesi in cui si possono trovare condizioni climatiche, igienico sanitarie e di sicurezza molto diverse da quelle presenti in Italia.
Molti, soprattutto giovani, preparano il viaggio in piena o parziale autonomia, magari prenotando direttamente via internet e sfruttando le allettanti offerte ”last minute”, con il rischio di non informarsi adeguatamente sulla situazione presente nella zona da visitare.
Per poter godere appieno del viaggio, limitando i possibili rischi che potrebbero provocare lievi o importanti problemi di salute, è importante conoscere alcune semplici regole da mettere in atto prima, durate e dopo il viaggio.
Prima di mettersi in viaggio
Per evitare o ridurre il rischio di avere problemi di salute mentre ci si trova all’estero, l’ideale è rivolgersi al proprio medico o all’ambulatorio di medicina dei viaggiatore dell’Asl, possibilmente 4-6 settimane prima di partire. In questo modo si potranno valutare, in base alla meta prevista, al tipo di soggiorno e alla sua durata, e anche in funzione dello stato di salute della persona, i possibili rischi e le norme di prevenzione. Si potranno così valutare eventuali vaccinazioni necessarie, ad esempio quella contro l’epatite A (raccomandata per tutti i Paesi con livello igienico sanitario inferiore agli standard europei) o contro la febbre gialla (obbligatoria o raccomandata in alcuni Paesi dell’Africa e dell’America del Sud), nonché altre profilassi farmacologiche, in particolare per la malaria.
Il viaggiatore potrà inoltre essere informato sulle norme di comportamento da seguire durante il soggiorno, soprattutto per il consumo di cibi e bevande, per la prevenzione delle punture di insetto, e per altri rischi specifici sia di natura infettiva che legati ad esempio al clima, all’altitudine etc.
Tra i siti internet di riferimento, che possono integrare ma non sostituire i consigli forniti dal personale sanitario, si raccomandano quelli più accreditati, in particolare il sito della Società Italiana di Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni www.simvim.it (che offre anche “10 regole d’oro” per il viaggiatore), e quelli del Ministero della Salute www.salute.gov.it e del Ministero degli Affari Esteri www.viaggiaresicuri.it. Può inoltre essere utile registrarsi al sito www.dovesiamonelmondo.it , per consentire di essere rintracciati in caso di emergenze.
Durante il viaggio
Durante il soggiorno in Paesi a rischio, occorre ricordarsi di mettere in atto le misure di prevenzione che sono state raccomandate. Ad esempio, per quanto riguarda la scelta dei cibi e delle bevande è fondamentale bere solo acqua o bevande da bottiglie sigillate oppure dopo bollitura, evitare il ghiaccio e le verdure crude, preferire cibi cotti e mangiati caldi, e ricordare che queste regole valgono anche se si mangia in hotel e villaggi turistici anche di lusso. Importante anche seguire le norme per la protezione da insetti, e assumere regolarmente i farmaci anti malarici prescritti.
Al rientro
Al ritorno dalla vacanza, non è necessario sottoporsi ad accertamenti particolari, se non in presenza di sintomi quali febbre, diarrea, disturbi respiratori, lesioni cutanee o altro. Se si è iniziata la profilassi della malaria, occorre ricordarsi di completarla. Se si è stati in zona malarica, indipendentemente dalla profilassi, si deve prestare particolare attenzione alla comparsa di febbre (anche nei mesi successivi), e nel caso sottoporsi subito a controlli: la malaria si può curare ma può essere molto pericolosa se non diagnosticata precocemente.