Un APPELLO a favore dell’energia eolica

Nei giorni scorsi si è svolta in Toscana, a Montemignaio (Ar), un’iniziativa importante: nella zona del Monte Secchieta alcuni militanti di Legambiente e di S.E.L. (Sinistra Ecologia e Libertà) sono andati ad abbracciare simbolicamente le pale eoliche, al fine di lanciare un appello a favore dell’energia del vento.

Oggi anche voi potete firmarlo, cliccando qui.

Il documento, redatto da Fabio Roggiolani e Iacopo Fo, presenta un primo elenco di sottoscrittori con personalità del mondo scientifico, culturale, sindacale e delle categorie economiche.

Questo il testo dell’appello:

“Abbracciamo i mulini a vento. Evitiamo il suicidio energetico italiano.

Il petrolio sta finendo.

La follia delle perforazioni petrolifere a grandissima profondità dimostra che abbiamo raggiunto il picco produttivo. Il pozzo della Bp, a mille metri sotto il mare, era conveniente solo non preoccupandosi della sicurezza.

La catastrofe ambientale del Golfo del Messico ci mostra il rischio che i petrolieri sono ormai pronti ad affrontare per trovare altro oro nero.

Se l’umanità non affronterà con decisione la questione energetica tra poco ci troveremo di fronte a una guerra per l’energia. Una guerra che si combatte senza eserciti ma che non per questo scarseggia di capacità di strage e distruzione.

La soluzione è già sul tavolo dei potenti: aumentare i rischi ambientali estraendo petrolio a tutti i costi e trasformare il cibo in carburante. Bush lo aveva annunciato: se non avremo più petrolio traformeremo i prodotti agricoli in biocombustibili. Il che vorrebbe dire far schizzare in alto il prezzo del cibo e quindi affamare il miliardo di esseri umani che già oggi stentano a sopravvivere con meno di un dollaro al giorno. Parliamo di centinaia di milioni di persone che morirebbero di fame.

Di fronte a questo scenario terribile appare assurdo che in Italia non si dia più impulso alla diffusione delle ecotecnologie e anzi le si ostacolino con ogni sorta di lungaggine burocratici, intralci tecnici, disposizioni insidiose e vessatorie.

L’Italia è in una crisi sistemica anche perché è in grande ritardo ecotecnologico: non possiamo continuare a sprecare energia e a osteggiare la diffusione delle fonti rinnovabili mentre proprio il nostro disastroso bilancio energetico contribuisce a togliere ricchezza alle famiglie e a penalizzare la capacità delle nostre industrie nella competizione internazionale.

Centinaia di impianti solari e eolici, già autorizzati o in corso di autorizzazione, sono bloccati.

E in particolare assistiamo a una demonizzazione delle pale eoliche. La loro presenza è osteggiata. Perché?

Le pale eoliche rispettano l’aria, l’acqua, la terra, gli umani, gli animali e le piante.

Ma alcuni le trovano, semplicemente, brutte.

Esse vengono osteggiate perché non soddisfano in senso estetico di alcuni e in nome di questo senso estetico si ferma una delle invenzioni più necessarie e geniali della nostra epoca. Che strano senso del bello, coltivato nei salotti del delirio.

Noi troviamo meravigliose le pale eoliche, perché contribuiranno a salvarci dall’inquinamento e dalla guerra per l’energia, perché sono pulite, perché si muovono con eleganza poetica, sospinte dal vento.

E ci siamo riuniti per abbracciarle per far sapere loro che le amiamo.

Abbiamo un progetto semplice e chiaro per salvare l’Italia da un destino miserrimo. Ci sono milioni di nuovi posti di lavoro nel settore dell’efficienza energetica, nuove risorse per le famiglie e le imprese, aria più pulita e minori spese mediche nelle città con i livelli di inquinamento perennemente fuori legge.

 

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